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La definizione ufficiale di agricoltura biodinamica secondo la Biodynamic Farming and Gardening Association è “un approccio etico-spirituale-ecologico all’agricoltura, agli orti, alla produzione alimentare e alla nutrizione”. Il vino biodinamico è prodotto con una serie di pratiche agricole che vedono l’azienda agricola o il vigneto come un unico organismo solido. L’ecosistema funziona come un tutto, con ogni porzione dell’azienda agricola o del vigneto che contribuisce a quella successiva. L’idea è creare un sistema autosufficiente. Per sostenere il vigneto vengono utilizzati materiali naturali, terreno e compost. I fertilizzanti chimici e i pesticidi sono vietati per motivi di fertilità del suolo. Una serie di animali, dalle anatre ai cavalli alle pecore, vivono sul suolo e lo fertilizzano, creando un ambiente ricco e fertile per la crescita delle viti. L’agricoltura biodinamica cerca anche la sostenibilità.

Alcune di queste pratiche sono scientificamente provate, come le pratiche organiche. Ma nonostante il nome dal suono scientifico, alcune delle pratiche biodinamiche sono più difficili da dimostrare scientificamente. “Una parte della comunità scientifica guarda al metodo [biodinamico] con scetticismo e lo contrassegna come dogmatico”, scrivono gli autori di uno studio del 2009 sul Journal of Renewable Agriculture and Food Systems . È stata dura isolare le caratteristiche biodinamiche, rendendo difficile studiare come influenzano le rese. Ma lo studio del 2009 ha concluso che erano necessari ulteriori studi, anche se una buona parte degli studi disponibili mostra che l’agricoltura biodinamica ha avuto un impatto sulla resa, sulla qualità del suolo e sulla biodiversità. È stato inoltre riscontrato che i preparati biodinamici esprimono un “impatto ambientale positivo in termini di utilizzo ed efficienza energetica”.

Quando è iniziata l’agricoltura biodinamica?

Il filosofo austriaco Rudolf Steiner ha avviato l’idea dell’agricoltura biodinamica all’inizio degli anni ’20, anticipando di gran lunga il movimento biologico. Questo filosofo e riformatore sociale dell’inizio del XX secolo ha anche promulgato l’uso di pratiche agricole basate sul calendario lunare e influenze astrologiche, che oggi sono aspetti più controversi dell’agricoltura biodinamica. Steiner credeva nella vita e nell’agricoltura insieme alla terra e ai suoi movimenti, invece di utilizzare un approccio puramente scientifico. 

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